Nella stand up comedy non c’è l’improvvisazione, non c’è il rapporto col pubblico, non ci sono maschere. Il comedian è un tizio con un microfono che dà il suo punto di vista sulle eterne contraddizioni della vita umana, senza porsi su alcun piedistallo, senza partire dall’assunto “io e chi ride con me siamo nel giusto”, perché essere comico non significa necessariamente essere simpatico.

venerdì 31 maggio 2013

Gli svizzeri


Orson Welles si sbagliava quando, nel film “Il terzo uomo” diceva che 500 anni di democrazia e pace in Svizzera non hanno prodotto null'altro che l'orologio a cucù. E sì perché l’orologio a cucù lo hanno inventato i tedeschi.
Gli svizzeri sono dei cervelloni efficientissimi, hanno vinto più premi Nobel e registrato più brevetti pro capite di qualsiasi paese del mondo. Ad esempio il DDT, le assicurazioni sulla vita, il muesli, Heidi. Come sarebbe la nostra esistenza senza un po’ di frizzante intelligenza svizzera.
Ma avete provato a parlare con uno Svizzero?
A casa di un amico di Lugano, mi sono sentito dire mentre stava uscendo: “Quando esci spegni l’ordinatore, tira giù il rolladen e lascia le chiavi nella bucalettere, ché viene l’operaio a sistemarmi il parchetto. Se hai bisogno chiamami sul nàtel”.
Sono rimasto seduto, immobile, non sapendo cosa fare fino a quando non è arrivato l’operaio.
A quel punto ho chiesto chiarimenti.
L’operaio, naturalmente vestito come un chirurgo, mi ha spiegato che l’ordinatore è il computer, il rolladen, la tapparella, la bucalettere la cassetta della posta… e il nàtel, l’operaio mi ha guardato come se fossi un bantù, e mi ha risposto:”E’ il telefono cellulare” e ha ripreso a sistemare il parchetto.
Ma lo sanno gli svizzeri, che gli italiani non prendono l’autopostale, ma l’autobus, che in macchina lampeggiano non fanno i bilux ed in spiaggia giocano a calciobalilla e non a footbalino, che i problemi vanno risolti non soluzionati, che le nostre donne non si epilano per diventare più attrattive e che soprattutto noi usiamo il cellulare e non il nàtel, ché non so nemmeno quanti tasti ha!!!
Vi rendete conto che gli svizzeri tedeschi e francesi, quando imparano l’italiano in Ticino, sono convinti di aver imparato la lingua di Dante…

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