Nella stand up comedy non c’è l’improvvisazione, non c’è il rapporto col pubblico, non ci sono maschere. Il comedian è un tizio con un microfono che dà il suo punto di vista sulle eterne contraddizioni della vita umana, senza porsi su alcun piedistallo, senza partire dall’assunto “io e chi ride con me siamo nel giusto”, perché essere comico non significa necessariamente essere simpatico.

martedì 22 dicembre 2015

Tirando le somme...

Si chiude qui l'anno artistico 2015.
Un anno faticoso, divertente, istruttivo, difficile.
Sono stato in scena con 5 spettacoli diversi:
Cabaret con "50 anni e non sentirli"
Teatro di narrazione con "Quegli eterni ragazzi del bar delle scienze"
Teatro brillante con "Le pillole della felicità" e "Il cinema è una cosa meravigliosa"
Teatro drammatico con "La lezione" di Jonesco
Ho interpretato il cinquantenne disincantato, il narratore di paese, il marito fedifrago, la checca, lo psicopatico tutto in soli 12 mesi.
Ho avuto modo di conoscere e lavorare con persone nuove che poco o tanto mi hanno dato una parte di loro stesse.
Voglio ringraziare tutti dai registi, agli attori, ai tecnici e al pubblico senza il quale queste fatiche sarebbero inutili.
Ci vediamo l'anno prossimo.

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