Nella stand up comedy non c’è l’improvvisazione, non c’è il rapporto col pubblico, non ci sono maschere. Il comedian è un tizio con un microfono che dà il suo punto di vista sulle eterne contraddizioni della vita umana, senza porsi su alcun piedistallo, senza partire dall’assunto “io e chi ride con me siamo nel giusto”, perché essere comico non significa necessariamente essere simpatico.

martedì 14 maggio 2013

Il blues


Come spiegare la musica blues.
Immaginate una giornata di sole, in tarda primavera: gli uccellini che cinguettano sui rami, i fiori sugli alberi mossi da una leggera brezza, ragazze in minigonna, giovani uomini e giovani donne mano nella mano nei parchi a cercare un cespuglio compiacente, una natura in piena di vita, gioia, luce e calore.
E ora immaginate voi stessi che guardate tutto questo dalla finestra sbarrata di una galera, mentre i secondini vi prendono per il culo e il vostro compagno di cella è un energumeno di uno e novanta per centoventi chili che ha deciso di fidanzarsi con voi.
Questo, più o meno, è il blues.
Il blues è caratterizzato dall'utilizzo delle blue note Queste, come è noto, sono le note più tristi e depresse del pentagramma, in dettaglio, nella scala di Do le blue note sono:
Mib (che in gergo musicale significa ho fatto un mutuo per comprarmi una Fiat Duna, ma ieri l’ho sfasciata contro un castagno, oh yeah)
Fa# (la biondina in prima fila mi guarda ma tanto so che non me la darà mai perché ha saputo della Duna, non in quanto sfasciata, ma in quanto Duna, oh yeah )
Sib (Non è che è sempre bemolle e che oggi ho avuto una giornata pesante, sai i pensieri,non è che ci possiamo rivedere? oh yeah)
Il vero cantante blues può essere solo di due tipi a seconda del colore.
Cantante grasso nero: sembra un incrocio tra Giampiero Galeazzi e Shaquille O'Neal. È così grasso che spesso non passa per le porte dei locali, ed è quindi costretto a esibirsi unicamente in strada o nelle piazze. Nel caso in cui sia di sesso femminile, è caratterizzato da due tette gigantesche. Come per un buco nero, ciò che vi cade dentro è perduto per sempre, sebbene si racconti di un ardito palpeggiatore sparito fra le tette di una cantante blues ad Orlando, e poi misteriosamente riapparso tre anni dopo in Giappone senza un rene.
Cantante bianco magro: di una magrezza impressionante, gli occhi infossati, le guance scavate di un pallore mortale. Porta i capelli lunghi e sporchi, oppure corti e sporchi, comunque sporchi e abiti da straccione il cui significato è: non sono un raccoglitore di cotone sperduto in una landa deserta sul fiume Mississippi, ma ho anche io ho i miei problemi.
Il tipico musicista blues è il chitarrista.
Il chitarrista blues ha grandi vantaggi: può essere lento a fare le scale e lo chiameranno slow hand,  può fare delle stecche e vi dirà che ha fatto un bending.
Per suonare il vero blues devi avere avuto problemi con la legge, devi almeno avere sparato a qualcuno giù a Memphis, se uno al massimo ha preso una multa per divieto di sosta a Minerbio può fare tre pezzi di liscio, poi andare a casa.
Ci sono stati tanti grandi musicisti blues, Robert Johnson ad esempio. Robert Johnson non era un grande chitarrista. Dopo la morte della moglie sparì e ritornò dopo un anno con una tecnica invidiabile, alcuni dissero che aveva stretto un patto con il diavolo, altri invece che aveva incontrato qualcuno che gli aveva spiegato che per suonare la chitarra non bisogna soffiarci dentro.
Oppure Mississipi John Hurt. Le canzoni di Mississipi John Hurt iniziavano spesso con il verso “I woke up this mornig” “Mi sono svegliato questa mattina” seguito dall’elencazione di una serie di avvenimenti da toccarsi i maroni: mogli che scappano, arresti per scambio di persona, cartelle di Equitalia, che viene da dire o Mississipi sta ben a letto la mattina. 
Non voglio annoiarvi, quindi chiudo con una frase che disse BB King nel 1973 durante un concerto a Rimini:”Oh, per me una piada con lo squacqerone”

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